Ed eccoci, finalmente, sulla retta d’arrivo! La nona prova, in barba a chi aveva stabilito che il titolo fosse già assegnato, ha inaspettatamente rimescolato le carte e saranno pertanto le 18 buche in programma sabato 11 luglio a stabilire senza ombra di dubbio chi sarà il vincitore di questa travagliata terza edizione della Chena-Cup. Per certo, Tiger Cozzi Woods ne resta il grande favorito ma, considerando che la matematica non è un’opinione, vediamo come ragionerebbe il mio amato professor Brambilla, ordinario della cattedra di statistica negli anni settanta alla università Bocconi di Milano ed alla statale di Pavia, affidandosi ai principi del calcolo delle probabilità, ipotizzando che Tiger replichi il suo peggior risultato e che Colin e Rory al contrario facciano Bingo, ripetendo il loro migliore. Il chiarissimo professore risponderebbe che tali eventi, se coincidenti, determinerebbero l’inaspettato scavalcamento nell’ordine di arrivo finale, assegnandone anche i precisi valori numerici, in base al calcolo della probabilità composta: le possibilità che Colin superi Tiger sono pari al 5,6% e che Rory faccia altrettanto sono pari al 4,4%, aggiungendo che se ciò avvenisse sarebbe Rory a spuntarla su Colin. A questo si aggiunga che la sterilità dei numeri non tiene conto dello stato di forma dei contendenti e della tensione che grava pesantemente da tante tappe sulle 'robustose e forti' spalle della maglia rosa. Giusto per concludere in bellezza, l’esimio docente avrebbe aggiunto che anche per Serghio i giochi potrebbero essere ancora aperti, a condizione che Tiger non superi i 13 punti nella prova conclusiva, e che il nostro raggiunga quota 41: nel caso la coincidenza dei due eventi sarebbe pari al 0,0001%!
Oggi, dopo l’ennesimo grande trionfo dell’ormai irraggiungibile Tiger Cozzi Woods, ho deciso di smanettare tra le segrete vie di google per cercare di scoprire le notizie più dettagliate sul quattordicesimo ferro che completa la sacca del nostro inarrivabile campione: il tanto bistrattato chipper. A dire il vero, i primi riscontri non sono stati particolarmente positivi. Il sito www.tshot.it lo inserisce tra i 10 regali da non fare mai ad un golfista, argomentando in modo alquanto perentorio: “Per chi non ne avesse mai visto uno il chipper è un bastone da golf che si può considerare un mix tra ferro e putter e dovrebbe servire per fare gli approcci a correre che in gergo si chiamano appunto chip. Il mio giudizio su un bastone del genere come maestro e come giocatore di golf è a favore della distruzione di massa di tutti i chipper presenti sul pianeta e dell’incarcerazione di tutti quelli che lo producono e vendono”. Wikipedia, con maggior diplomazia, si limita ad affermare che il chipper è un bastone particolare che si trova solo nelle sacche di qualche dilettante. Ma il mitico Tiger è del tutto indifferente a queste banali malelingue. Lui ben sa, come suggerisce un vecchio adagio popolare, che a creare la differenza non è tanto l’oggetto in sè stesso, quanto la capacità di maneggiarlo nel modo più sopraffino. E, a tal proposito, il nostro campione è un ineguagliabile maestro. La sua postura, al momento dell’impatto, è ormai fonte di studio in tutte le accademyes che si rispettino. Tiger si piega magistralmente a novanta gradi, con lo sguardo dell’occhio dominante che cade perpendicolarmente sulla pallina, dividendola in due perfette semisfere. Il movimento a pendolo della testa del suo chipper è breve e sicuro, quasi nevrotico. L’impatto è sempre magistrale ed il risultato che ne deriva è semplicemente la scontata conclusione di tanta maestria! Ed ancor prima che la pallina termini la sua corsa a pochi centimetri dall’obiettivo, Tiger, con la dovuta cortesia che lo contraddistingue in ogni circostanza, alza con discrezione la sua mano destra per ringraziare i suoi tifosi che ormai lo seguono ovunque sempre più numerosi. Sia lodato il chipper, sempre sia lodato.
(A cura di Rutebeuf) Finalmente in campo! Tutti ricordano il 24 maggio 1915 come anniversario della guerra ’15-’18 ma in realtà fu il 23 maggio che il Regno d’Italia dichiarò guerra all’Austria e alla Germania. Il 24 maggio 1915 fu effettivamente il primo giorno di guerra. E oggi, 23 maggio 2020, i nostri eroi della Chena-Cup hanno dichiarato guerra al tedio e alla noia riavviando la tenzone. Per alcuni la giornata è stata baldanzosa e piena di meritata gloria per altri disfatta come novella Caporetto. Il campo sa esser portatore di gioia e disperazione nello stesso momento. A fine giornata la corona di alloro cinge la testa del vincitore: Tiger Cozzi Woods che nonostante non abbia potuto usare la sua biga (leggi golf cart), ha percorso indomito il campo piegandolo al suo volere portando a casa 18 punti importanti. Ma, Tiger, stai attento, non dormire sulla gloria, non essere pago del tuo risultato, capricciosa e volubile è la dea della vittoria, il suo sguardo può presto spostarsi su altro guerriero pronto a concederle il suo benvolere. Guardati alle spalle. Con dolce sorriso e con fare sinuoso una pantera ti scruta, ti osserva, aspetta il momento per giugularti e afferrare lo scettro del potere: Mary Jane-Nicklaus infila un bel risultato e si porta ad un solo punto dal vertice. Mary Jane, quanto è costato quell’errore alla buca 18! Ma tu, mai paga, mai incline a lasciarti afferrare dallo sconforto, farai di quell’errore fonte di stimolo e allora sarà battaglia, sarà scontro, tu come Black Mamba in Kill Bill avrai la tua soddisfazione. Con tanto ardore sul campo, con tanta vibrante tensione, sento l’adrenalina scorrere e mai così tanto interesse suscita in me quest’epico scontro. Oggi celebro Tiger ma, come scrisse il Magnifico, “del doman non c’è certezza”, e forse dovrò declamare le parole di un antico libello: Tiger Cozzi Woods, fu vera Gloria? Che dir degli altri contendenti: ormai sembrano comprimari in canovaccio ormai tracciato, sembrano rivestire il ruolo di contorno, ruoli minori che ancor più netta fanno apparire la forza di Tiger e Mary, ma… ma… nulla e ancor detto! Quando i troiani stavano festeggiando la vittoria sugli achei in ritirata, con balli, gozzoviglie bevendo fiumi di vino, amaro fu il loro risveglio: gli “sconfitti”, furono i vincitori e grida di festa si trasformarono in urla di dolore. Ricordate quando Achille ritirato nella sua tenda non affrontava la battaglia? Nini Karen Tirabusciò, come novella Achille oggi, giocoforza, è stata chiusa nella sua tenda, lasciando che i contendenti si affrontassero sul campo, ascoltando il clamore dei ferri, silente ha udito, e seppur lontana, solo il suo corpo è stato assente mentre il suo spirito è stato sempre presente. Pronta, affila le armi, e sono certo saprà dimostrare il proprio valore. Il trio celtico, Shane Maximilian Lowry, Colin Steve Montgomery, Rory Talla McIlroy, guardano e inseguono i capilista che pensano di essere vicini al traguardo e che nulla potrà metter in dubbio il loro primato. Ma i nostri tre allegri figuri, nella tradizione propria dei loro paesi non sono abituati a deporre le armi anzitempo, tutt’altro! Come non ricordare Connor MacLeod del clan MacLeod: ne rimarrà solo uno! Attenti agli allegri compari possono riservare sorprese fino alla fine. Il mancino, Phill Money Mickelson, e l’Hidalgo Serghio Sin-Grossi-Garcia mai paghi e tutt’altro che rassegnati, continuano ad aver contro un fato crudele. Il campo è amaro per loro ma non demordono, non cedono, hanno troppa esperienza, troppa caparbietà per lasciarsi andare alla disperazione, sanno bene che la palla ad alcuni oggi sorride ma domani, agli stessi, potrebbe riservare solo sguardi sdegnati. Ora vi devo lasciare, finalmente dopo tanto tempo anch’io posso scender in campo a dispensare consigli e cercar di spiegare che in fondo il golf è un poco strano che delle volte sembra metafora della vita ma che alla fine è solo un gioco, dove bisogna mettere una palla in un buco. O forse non è solo un gioco…
All’annuncio dato in segreteria di prima mattina che non sarebbe stato possibile usare il cart per le pessime condizioni del terreno, era chiaro a tutti che la giornata di oggi non avrebbe offerto scores degni di nota. In effetti il course di Lainate, nonostante una sfavillante giornata di sole, si presenta più o meno come le Paludi Pontine, naturalmente prima della bonifica. Al benaugurante rientro di Phill dopo oltre quaranta giorni di assenza, fanno contrasto l’assenza di Serghio, dolorante alla schiena, e quella di Tiger, legato a doppio filo alla disponibilità delle ormai fatiscenti macchinette del nobile circolo lainatese. Mary è presente, ma solo un dopo faticoso benestare del suo fisioterapista personale (c’è chi può) e tenuta insieme da un enorme busto semirigido. Fin dai primi colpi, ci si rende subito conto di quanto sia problematico ‘fare distanza’: appena toccano terra, Pro V1 o Inesis che siano, le sagomate palline da golf si ancorano al terreno come attratte da un irresistibile canto delle Sirene, rendendo di fatto interminabili i fradici fairways. E così, tra improperi sussurrati o manifesti, oggi è sufficiente un modestissimo 15 per elevarsi sul gradino più alto del podio. Vi sale un più che soddisfatto Phill Money, che può cosi festeggiare il suo graditissimo ed atteso rientro sui campi di gioco.
Un grande week-end golfistico ha completamente sovvertito la classifica della CHENA-CUP. Dopo 7 prove (sulle 11 in programma) due nomi nuovi salgono, ospiti graditi e meritatamente, sui gradini più alti del podio. Su Mary-Jackie gravava un errato pregiudizio, avvalorato dai più che modesti risultati ottenuti nelle prime due edizioni, dove aveva evidentemente pagato lo scotto dell’emozione. Non si era mai esibita in un Major, quale la è questa competizione, e velenose malelingue commentavano quanto fosse banale primeggiare nelle garette di circolo o negli scontri tra gli artritici vecchietti dell’Agis e quanto risultasse invero molto più complicato rivaleggiare contro inarrivabili colossi del golf come Money Phill e Rory Talla, giusto per citarne due tra i più rappresentativi. Finalmente, dopo un lungo periodo in ‘ammollo’, in questa terza edizione la Venere Bianca sembra aver trovato il giusto equilibrio e sta sfoderando prestazioni sempre più convincenti. Che poi questo fosse l’anno dell’orgoglioso Tiger Cozzi se lo aspettavano un pò tutti. Esperti e tabloid pronosticavano il corpulento ragazzo del Bronx come il favorito numero 1. Sarà per la sua classe immensa, sarà per la compiutezza del suo finish estemporaneo ed inimitabile, sarà per le ripetute minacce di spezzare femori ed ossicini vari nei suoi dintorni, fatto sta che il Tiger de noialtri si trova ad un solo punto dal primato, e con una prova in meno! Sarà lui l’avversario da battere in questa terza edizione. E quando compagni di gioco polemizzano più o meno seriamente sull’handicap del ragazzo, significa soltanto quanto di fatto lo temano! Da ultimo, si segnala con infinito piacere il rientro sui pettinati green di Lainate di Serghio Sin-Garcia Grossi. Mancava a tutti. Questa terza edizione gli servirà da rodaggio e messa a punto, nella prossima arriverà la pole position! (La fotografia, d'archivio, è stata messa gentilmente a disposizione da PGATour photo).
Se il termine ossimoro (dal greco oksýmōron, composto da oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato in quanto indicano propriamente una antitesi o un opposto (es.: assordante silenzio, giacchio bollente, vedi foto da 'Il mondo delle figure retoriche: l'ossimoro',etc), la commissione sportiva della CHENA-CUP c’è cascata di grosso, e per ben tre volte (casuale il richiamo evangelico?)! E sì, perchè concedere il recupero di una gara ancora da disputare rappresenta un macroscopico ossimoro e proprio non ci sta. A godere di questa opportunità sono stati tre big: prima Rory Talla e successivamente Ninì Karen e Colin Steve. L’errore, sia chiaro, non è loro, bensì di chi ha concesso che ciò avvenisse. Ma, come dice il proverbio, ‘cosa fatta capo ha’, perfetta sintesi del ben più lungo postulato originario che spiegava quanto una risoluzione per quanto drastica fosse sempre meglio di una paralizzante immobilità nell'indecisione. Da qui il provvedimento finale: solo per questa terza edizione, tutti i giocatori potranno beneficiare di un solo recupero anticipato, mentre nelle edizioni a venire l’ossimoro golfistico in questione non sarà più ammesso. Ma torniamo al gioco giocato, sullo spelacchiato fairway lainatesco. Ottima la prova di Maximilian Shane e Tiger Cozzi (sul quale sembrano ormai orientarsi i book-makers più attendibili, quale probabile trionfatore del circuito). Quest’ultimo, dopo una partenza tremebonda, innesta subito la quarta, condita da due superbe ciliegine alle buche 2 e 8 (approccio e put da fuoriclasse quale solo lui sa essere). Maximilan brilla invece per regolarità e potenza (drive e legni dritti che più dritti non si può), regalandosi a sua volta due par da campione alla 2 e alla 5. Per entrambi un bel ‘19’ che li posiziona nelle parti alte del ranking. Ancora un po’ di sfortuna invece, nella gara di domenica, per Money-Phill. Questa volta non dimentica di giocare il jolly del recupero, ma a castigarlo ci pensa il corona Virus, che annulla l’ottima prestazione dell’immarcescibile vecchietto. Si riparte, virus permettendo, sabato 29, dalla buca 10 alle ore 10.10.
In una giornata in cui non sarebbe dovuto accadere nulla di particolare, sul tavolo della redazione sopraggiungono tre news tutte da raccontare. La prima, purtroppo, faceva capolino già da qualche giorno. Il vincitore delle prime due edizioni della Chena-Cup, il mitico Severiano Blanco, ci lascia. Inutile addentrarsi nel perché di questa decisione. Si tratta di scelte personali che, per principio, vanno sempre rispettate. La realtà è che spiace sempre quando un amico, per di più socio fondatore della CHENA-CUP, prende strade diverse. A titolo di tutti i compagni di gioco, questa redazione non può che esprimere il desiderio che Paolo possa rientrare nel gruppo, sottolineando come le porte di un gradito ripensamento siano per lui sempre spalancate. Tornando al campo di gioco, buon recupero dell’indivisibile coppia Colin – Ninì: per entrambi un discreto 16 punti, che li riporta nelle zone alte della classifica. Gravissimo errore invece dell’altra coppia di ferro Mary - Phill che, in ritardo di ben due prove, non approfitta della luminosa e tiepida giornata di sole buttando così all’aria due score di assoluto rispetto, 22 per lei e 19 per lui. Si riparte sabato 22.
Il cattivo tempo che ha contraddistinto il periodo appena trascorso, ha fatto sì che la classifica della Chena-Cup, tra annullamenti ed assenze, sia di difficile interpretazione. Si passa infatti dalle 6 prove già disputate da Rory Talla, alle tre giocate da Phill, Serghio, Severiano e Tiger. Fare oggi delle previsioni, è alquanto complicato. Per certo, il recente aggiustamento degli handicap ha premiato alla grande tre ragazzotti non proprio di primissimo pelo. Phill, Serghio e Tiger, infatti, si troveranno sui prossimi scores un numero inverosimile di colpi in più. Sapranno approfittarne? Tiger ha già dato una prima dimostrazione con un brillantissimo ‘22’ in occasione della seconda prova. Phill si è accontentato di un appena decente ‘15’ nella giornata di ieri. Serghio si ripresenterà, influenza permettendo, a fine mese. Tra i grandi, l’indivisibile duo Ninì e Colin sta facendo incetta di premi nelle gare invernali (evidentemente per loro, abituati all’alta montagna, nella gelida Lainate è come giocare in casa). Per il nuovo arrivato Shane, entrato in fretta nel meccanismo di gara, è ora arrivato il momento di mettere in luce il suo eccelso talento. Mary-Jackie è ancora in stand-by, alternando buoni colpi a coloriti improperi. Severiano, dopo l’abbuffata della doppia vittoria, ha avuto l’inevitabile appannamento. Ma la pausa invernale potrebbe averlo ricaricato e… se è vero che non c’è due senza tre… E infine Rory Talla che, zitto zitto, si è posizionato al comando e non sembra per nulla intenzionato a cedere a terzi il primato. Ancora due settimane e poi… chi vivrà, vedrà. Viva la Chena-Cup.
(Dal nostro inviato speciale Steven Mountaingreen, vedi foto). La giornata era di quelle che invitano a stare vicino al camino con caldarroste e buon vino rosso, ma oltre il Vallo di Adriano i veri golfisti trovano divertente cimentarsi anche in pieno autunno. E così è stata l’occasione della riscossa per il Nord Irlandese Rory Talla e per lo Scozzese Colin Montgomerie. A nulla sono valse le buonissime prove di Serghio Garcia e Tiger Cozzi; pur riuscendo a rintuzzare colpo su colpo nelle prime buche hanno poi dovuto lasciare il passo a un ispiratissimo Rory Talla che sfruttando le condizioni del campo del tutto simili a quelle di casa ha fatto segnare il best di giornata con un sontuoso 22. A questo punto anche i bookmakers si sono accorti di lui e cominciano a darlo tra i favoriti per la conquista del trofeo. Situazione simile nel team seguente con Colin Montgomerie che, non sbagliando neanche una buca, metteva Ninì nelle condizioni di dover giocare sempre sotto pressione fino alla buca finale che ha visto il crollo della scugnizza partenopea rendendo così vano quanto di buono aveva fatto fino a quel punto. Poteva anche essere la giornata di Shane Maximilian, irlandese purosangue, ma inspiegabilmente non si è presentato all’appuntamento fomentando illazioni sulla sua reale capacità di tenuta dopo le serate brave.
Che in ogni giocatore di golf alberghi un briciolo di pazzia è cosa risaputa. Ma che un gruppo di uomini e donne maturi, certamente per età e non altrettanto per buon senso, decida di sfidare contro ogni logica le previsioni dei più importanti siti meteo, lascia aperti seri dubbi sull’integrità mentale di questi simpatici buontemponi. Già nel tardo pomeriggio di venerdì la chat di gruppo brulicava di continui messaggi dubitativi. Si passava dal ‘Tutto ok, domani si gioca’ di Phill l’organizzatore (tanto lui sapeva comunque che non avrebbe giocato), al ‘E se piove come sembra probabile’ dell’ancor lucido Serghio, per finire con un ‘Se piove tutti al pub’ del più che interessato Shane. Lo scambio di opinioni terminava con un salomonico ed interlocutorio ‘Sentiamoci domani mattina’. Fatto sta che l’indomani mattina, cioè stamattina, alle 9.30 in punto, ovviamente sotto l’acqua e con un cielo che non promette nulla di buono, sette dei nove giocatori sono pronti, già adeguatamente inzuppati, al tee di partenza della buca 10. Assenti assolutamente ingiustificati, del resto come già scritto il buon senso non rientra nel DNA del nostro gruppo, Ninì e Steve. Anzi il loro sms di riferimento innervosisce oltre misura i presenti: ‘Recupereremo col bel tempo, scusate, noi stamattina ci guardiamo il mondiale di rugby’. E’ a questo punto, anche per rasserenare gli animi, che la Giuria estrae dal suo magico cilindro una proposta riappacificatrice: considerate le proibitive condizioni del tempo , la gara di oggi varrà come undicesima prova e chi vi partecipa potrà tener validi sempre sette risultati, ma su 11 prove e non su 10. Finalmente parte la gara. All’inizio Giove Pluvio concede qualche piccola tregua, ma già alla buca 13 il Dio della Pioggia ha cambiato opinione. Il primo a ritirarsi è Phill (che in realtà non giocava, ma seguiva sul cart di servizio i gocciolanti compagni), a breve lo seguono Serghio, Tiger e Severiano, accompagnando la loro decisione con moccoli variamente colorati. Come panni stesi appena estratti da una lavatrice priva di centrifuga, tagliano invece il traguardo delle nove buche Mary-Jackie, raggiante per il suo fantastico ‘sedici punti’, un confuso Rory Talla, che sembra ancor chiedersi, incredulo e sconsolato, ‘Ma chi me lo ha fatto fare’, ed un sornione Maximilian Shane che fa subito con le dita il segno di due (che non sono i punti del suo score, bensì i Negroni che ordina al bar). Si riparte sabato 2 novembre, tempo permettendo…
La seconda prova della terza edizione della Chena-Cup riabbraccia finalmente uno dei suoi protagonisti più amati. Era lui l’uomo più atteso della vigilia sull’insidiosissimo link dell’International Course di Lainate. Ebbene si, la tigre è tornata a ruggire. Uno straordinario Tiger Cozzi Woods ha infatti stravinto con uno spettacoloso giro di 22 punti stableford, lasciando a ben sei colpi di distanza i primi degli avversari, il coriaceo Rory Talla e l’estroso Shene Maximilian, oggi purtroppo incapaci, come i restanti compagni, di contrastare l’onnipotenza del campione d’oltre oceano. Anche la classifica comincia a prendere una sua ben precisa fisionomia, con Tiger e Rory in fuga, e gli altri dietro ad inseguire affannosamente, mentre Severiano sembra pagare l’eccesso di festeggiamenti che ha accompagnato il suo secondo trionfo. Assenti giustificati Serghio e Phill.
I ‘rumors’ del golf indicavano Rory Talla McIlroy come l’uomo da battere in questa terza edizione della Chena-Cup, iniziata questa mattina sul Royal Course di Lainate. E la prova del campo non ha fatto altro che avvalorare le attese. “Spalle rilassate e ben distese, grip morbido, perfetto gesto atletico, colpo dall’interno, tacco alla Molinari per aumentare la velocità dello swing”, così il grande coach Battistini ha descritto le peculiarità dello swing di questo inimitabile fuoriclasse in un recente talk-show dedicato al campione di Misinto. E i diciotto punti di oggi sarebbero stati ancora di più se un’errata interpretazione del regolamento non lo avesse gravemente penalizzato alla buca 16. Alle sue spalle una ‘quasi’ ritrovata Mary Jackie piazza uno score appena discreto, ma sufficiente per mettere alle spalle i restanti giocatori, tutti più o meno ben lontani dal loro rendimento abituale.
Ancora pochi giorni per mettere a punto gli ultimi dettagli del proprio swing e poi, finalmente, da sabato 21 settembre eccoci tutti nuovamente in campo. Tantissime le novità. Innanzitutto si partirà, nei limiti del possibile, tutti insieme, suddivisi in due team (prima gli ultimi quattro della classifica e a seguire i primi quattro). Provvederà direttamente il comitato organizzatore ad iscrivere i giocatori (salvo precedente comunicazione degli stessi in caso di assenza) in orario prossimo alle ore 10.00. Poi, a grande richiesta, l’ultima prova si articolerà su 18 buche, tenendo ovviamente valido il punteggio stableford realizzato: l’esito finale del torneo sarà pertanto incerto fino all’ultimo colpo, essendo così possibili grandi recuperi con conseguente ribaltamento della classifica generale! E ancora! Gli ultimi aggiornamenti degli scores, in positivo per alcuni ed in negativo per altri, renderanno molto più equilibrato il torneo. A questo andrà aggiunta la revisione annuale di fine dicembre, che darà un’ulteriore mano ai giocatori più in ‘difficoltà’. Anche l’ambitissimo premio finale, la cena della CHENA-CUP, vedrà ora coinvolti, in termini ‘economici’, un maggior numero di giocatori: infatti gli ultimi tre giocatori classificati, con percentuali a scalare, contribuiranno al saldo della cena dei primi tre arrivati, che ovviamente ne godranno in percentuali a salire. Al link ‘regolamento’ è possibile addentrarsi nei semplici meandri dello stesso. Da ultimo, un breve accenno a possibili nuovi ingressi. Saranno sempre i benvenuti, previo un gradimento di massima da parte dei giocatori attuali.
I presupposti per una bellissima giornata di sport c’erano tutti. Ed alla fine così è stato. Anche l’affossante calura dei giorni scorsi ha per fortuna concesso una mattinata di tregua, allietata peraltro da un lieve e più che apprezzabile venticello. Oggi non si può più scherzare: il piatto è sostanzioso. In palio l’ambitissima coppa della seconda edizione della Chena-Cup. E’ presente anche la televisione! Gli agguerriti managers della comunicazione nazionale, dopo essersi lasciati sfuggire i diritti dell’european tour, si sono giustamente orientati verso i grandi eventi: ed ora eccoli tutti qui, a bordo green, a coccolare Rory Talla & company. Per riprendere i campioni, è persino arrivato d’oltre Manica, direttamente dalla city, anche il numero uno dei cameraman: sir Damian Greg Gnagnin! Pronti, via! Per la vittoria finale, i giochi sembrano ormai fatti o, meglio, quasi fatti. Ninì Karen può solo sperare in una accoppiata alquanto difficile: una giornata nera di Seve Blanco e, da parte sua, una giornata bianca che più bianca non si può. Ninì parte col botto, un boogie ed un par sulle prime due buche. Severiano al contrario soffre: oggi sembra che l’emozione abbia il sopravvento. Poi, quando il sorpasso sembra un evento non più impossibile, all’improvviso Ninì si spegne, come paralizzata da un sogno dal quale si è risvegliata troppo presto. E per Severiano arriva, assolutamente meritato, un meraviglioso bis! E, giustamente, i compagni, nel breve pranzo al resort penta stellato, gli tributano i giusti onori! Ora si parla di cena, dove come e quando, e già si pensa alla messa a punto della terza edizione. Ma questa sarà tutta un’altra storia… !
Soltanto sabato sera sembrava che i giochi fossero ormai fatti, ed ecco che Ninì estrae dal cilindro l’ennesima magia. Nove buche esemplari, giocate all’insegna della massima regolarità. Perfetta sui par tre, paga due colpi alla 1 e alla 7, in stretto par le restanti buche. Ora la schiena di Severiano si fa sempre più vicina: uno scatto sull’ultima salita e la maglia rosa potrebbe anche cambiare padrone (e attenzione: il rosa è un colore tipicamente femminile, che sia un segno del destino?). Tradotto il tutto in numeri, Ninì deve trovare almeno 4 punti, cioè realizzarne almeno 20 per il gioco degli scarti, mentre Severiano non deve realizzarne più di 13. Finirebbero così in perfetta parità ma, come da regolamento, il risultato dell’ultimo match farebbe la differenza. Per le posizioni di coda invece, Serghio deve solo pregare che gli amici siano clementi non scegliendo il ristorante di Carlo Cracco (solo per informazione si trova a Milano, in corso Vittorio Emanuele II, prenotazioni allo 02.876774) come meta per i festeggiamenti. Sabato 23 sarà il giorno del giudizio, sempre a Lainate con partenza dalla buca 1 alle ore 10.00. Come per ogni torneo che si rispetti, l’ordine di partenza sarà inversamente proporzionale alla classifica. Si prevede il tutto esaurito!
L’avrete sentito dire tante volte, ma chi lo disse per la prima volta? Un greco antico? Un personaggio dell’universo Disney? Acqua, acqua… La storia è semplice: nel novembre 1879 cadde il governo Cairoli II per divergenze sull’abolizione della famigerata “tassa sul macinato”, e il re incaricò nuovamente Cairoli di creare un governo Cairoli III. A questo governo non partecipò però più il ministro delle Finanze Bernardino Grimaldi, che si era reso conto che senza quella tassa lo stato non ce l’avrebbe fatta . Per spiegare la propria mancata adesione, pronunciò la frase «Per me, tutte le opinioni sono rispettabili ma ritengo che l’aritmetica non sia un’opinione.» Anche la nostra redazione non può che sposare l’opinione di Grimaldi. Ad una tappa dalla conclusione, i conti sono presto fatti. Partiamo dai bookmakers. Snai e Bet365 danno Seve a 1,1 e Ninì a 4,0. Matcpoint ed Eurobet vedono un pò meglio Ninì, giocabile a 3,0. Ancora più ottimistico Betfair, che puntando sul recente appannamento di Seve (dato a 1,3), regala a Ninì un improbabile 1,5. Tornando alla matematica, ecco cosa ci raccontano i numeri. Ipotizzando una nuova giornata nera di Seve (che significa un risultato non superiore a 13), per arrivare al primo gradino del podio Ninì deve regalarsi uno score di almeno 22 punti: combinazione non impossibile, ma alquanto improbabile. Per l’attuale terzo classificato, Money Phill, è l'aritmetica a spazzar via ogni speranza: 34 punti non li farebbe neppure partendo dal bordo green di ogni buca! Più aperta la lotta per evitare la penultima piazza e la mezza cena da pagare. Numeri alla mano, se Mary-Jackie e Talla arrivano 20 punti, sia Colin che Tiger diventano a rischio. E gli ultimi recuperi di oggi potrebbero rimischiare ulteriormente le carte in tavola. Ci si gioca tutto sabato 22 giugno, con partenza dalla buca 1 alle ore 10.00.
Come sempre succede, anche le pagine della CHENA-CUP sono piene di parole dedicate ai suoi mostri sacri e raramente, con colpa grave, ci si dimentica degli altri giocatori, spesso trattati alla guisa di modesti comprimari. Ma che classifica sarebbe se gli ultimi non ci fossero? Nello sport gli ultimi non sono certo meno degni dei primi. Anzi, per certi aspetti, lo sono anche di più. Arrivano fino in fondo giocando per molte ore sapendo che il loro score non potrà certo premiarli, e molto spesso se ne rendono conto fino dalle prime buche. Si battono con impegno anche se non avranno mai una medaglia al collo o una cena offerta dal compagno di gioco. E questo a maggior ragione quando a darsi battaglia non sono professionisti e fuoriclasse, ma semplicemente sono persone comuni, semplicemente ‘normali’. Quest’anno la CHENA-CUP, tranne le primissime tappe, ha subito messo in luce la classe dei due giocatori più forti, giustamente celebrati in ripetute occasioni. E tutti gli altri? E allora grazie immarcescibile Serghio, per essere venuto a trovarci alla buca 18 anche quando non stavi bene. Grazie battagliera Mary Jackie per aver accettato di batterti in garette da 9 buche, ben sapendo che il tuo talento eccelle nelle gare ‘vere’ di campionato, quelle a 18 buche. Grazie inimitabile Talla, per la tua signorilità, la tua gentilezza e la tua genuina spontaneità. Grazie Tiger Cozzi, il ‘capitano’, per la tua correttezza, la tua disponibilità, la tua collaborativa partecipazione. Grazie Steve il camminatore, grande ragazzo, sempre elegante nel comportamento e nel cuore. E grazie anche alla redazione, talvolta eccessivamente burlona, ma felice di poter condividere con grandi compagni un’avventura che è nata e che continua all’insegna del divertimento e dell’amicizia.
Week-end al fulmicotone al Royal Lainate Course. Se il giorno prefestivo offre risultati discreti all’insegna della regolarità, a parte un ottimo ritorno della Tigre che sigilla il suo sabato con 18 punti tondi tondi, la domenica, giornata dedicata a ben 5 recuperi, vede l’ennesima conferma di uno scatenato Severiano. Ventisei punti su nove buche rappresentano un punteggio riservato solo a pochi eletti, anche tra coloro che masticano di golf solo da poco tempo e per i quali un rapido miglioramento dell’handicap è un evento abbastanza scontato. E’ una bella risposa questa di Severiano a quella parte della stampa specializzata che lo accusava di centellinare le gare ufficiali al fine di mantenere un handicap più alto del suo effettivo valore, al fine di racimolare qualche spicciolo in più nelle varie sagre di paese e punti a iosa nella gare della Chena-Cup. Il balzo a 25,6 dal precedente 28,5 rappresenta una tangibile cartina di tornasole per confermare anche in futuro la splendida performance realizzata ieri mattina. Ma attenzione, la CHENA-CUP, tra le competizioni esistenti più qualificate, a livello dei quattro master della PGA, è da sempre foriera di imprevedibili sorprese, cui si aggiunge il gioco degli scarti che da solo potrebbe ribaltare l’attuale classifica. Sabato prossimo si riposa, si replica sabato 8 giugno. Da ultimo, va segnalata, nelle gara di domenica, l’ottima performance, 37 punti, di Mary Jackie. Davvero imbarazzante il comportamento della ragazza: grandi risultati quando non c’è di mezzo la Chena-Cup, dove invece continua a registrare punteggi oltremodo deludenti. Si rifarà certamente.
Nell'infinita storia dello sport diverse coppie, in distinte discipline, hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso per la loro indiscussa bravura e grande rivalità. Larry Bird e Magic Johnson nel basket, Niki Lauda e James Hunt nell'automobilismo, nel ciclismo Gino Bartali e Fausto Coppi, nel pattinaggio artistico Tonya Harding e Nancy Kerrigan, Andrè Agassi e Pete Sampras nel tennis, ancora nell'automobilismo Ayrton Senna ed Alain Prost, sul ring Mike Tyson ed Evan Holyfield, Roger Federer e Rafarl Nadal sulla terra rossa, la 'pulce' Messi e lo statuario CR7 nel calcio. E' un lungo elenco di grandi atleti, probabilmente immortali. Ma quanto sta avvenendo oggi sul lussureggiante course di Lainate sembra non avere precedenti, oscurando tutte le grandi rivalità che hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di appassionati. Siamo oggi di fronte a due nuovi grandi campioni, vincenti per mentalità e per risultati, ambedue tenaci e caparbi, ma caratterizzati da due stili di vita improntati sulla differenza. Lei è Nini Karen Tirabusciò, la donna bionica del golf moderno. I suoi drives non sono colpi di golf, bensì granate da mortaio, capace poi di trasformarsi all'improvviso quando impugna il put con la precisione e la delicatezza di un fiore di campo; il carrello e la fatica non esistono, meglio lo zaino in spalla e pedalare; discreta, concreta e solida come la montagna, con il sguardo sempre allegro, ceruleo come il cielo! Seve Blanco Ballestreros è l'uomo nuovo, salito all'improvviso nell'Olimpo del golf. Il suo gioco è aggressivo, senza troppi calcoli, sempre alla ricerca dell'effetto speciale. Alterna errori banali cui fanno seguito giocate impossibili che rimediano a tutto. E' il campione che piace, da copertina, guascone al limite della spavalderia, simpaticamente irriverente ma mai oltre le righe. Ninì Karen e Seve Blanco, oggi il mondo del golf è vostro: continuate a farci sognare!
Lainate. Tee della buca10, ore 9.00. Puntuali come ‘shinkansen’, i treni proiettile del Giappone, i magnifici sette players della Chena-Cup si presentano sul tee di partenza perfettamente tirati a lucido, pronti a strabiliare i numerosissimi fans con il loro gioco spettacolare. Una volta esaurita la complessa operazione di estrazione volta a definire team ed ordine di partenza, si presenta sul tee della 10 un aitante Severiano Blanco. E’ lui l’uomo da battere, invidiato, statuario, chiacchierato: ha vinto la prima edizione ed anche in questa seconda ‘battle’ veleggia in posizione previlegiata. Tra i compagni avversari, dopo gli inevitabili complimenti ufficiali di facciata, alberga la silenziosa speranza che Severiano possa perdere qualche punto lungo la strada. Ecco che Seve avanza verso il tee. Saluta i compagni augurando loro, con fare un poco guascone, il classico ‘buon gioco a tutti’. Cerca l’addresse più favorevole, si muove danzando elegantemente simulando un morbido swing, ricontrolla il corretto allineamento dei piedi verso la direzione ideale. Finalmente esplode il suo colpo. Tutti si aspetterebbero di veder volare il proiettile con perfetta parabola verso il non difficile green, invece succede l’incredibile. Severiano ha flappato, e la pallina, strisciando sull’umido raf, rotola a fatica in direzione non ben definita. Gli avversari sogghignano e commentano a bassa voce la momentanea infelice prestazione del campione in carica. Ma improvvisamente succede l’incredibile. La pallina, come telecomandata, continua imperterrita la sua corsa. ‘Beh, finirà in bunker’ mormora speranzoso qualcuno. Invece, con un inaspettato effetto a banana, eccola risalire verso il green e interrompere la sua fortunata corsa a non più di 5 metri dalla buca. I commenti degli altri giocatori, in attesa che venga il loro turno di gioco, vengono all’istante censurati per non incappare in colpi di penalità, così come prevede la severa etichetta del gioco del golf, mentre un sornione Severiano si dirige verso il green con un più che mai provocatorio ‘La classe non è acqua!’
Un birdie e due par ed ecco sistemate tutte le male lingue che intravedevano nella non brillante ultima prestazione di Karen l'inizio di un improbabile appannamento. Un giro praticamente perfetto, iniziato con attenzione e con quelle tre magnifiche ciliegine alle buche 14, 15 e 17. Anche Severiano Blanco, dopo un inizio oltremodo preoccupante, si scatena nelle buche finali con tre par ed un bogie che raddrizzano uno score su cui pesavano già due terribili 'x'. Assolutamente meritevole di menzione anche la prova di Tiger-Cozzi, che nella foto Ansa allegata festeggia con Mary-Jackie il par alla 18. Poco da dire degli altri concorrenti, se non aggiungere che la prova di Rory Talla e Colin Steve è stata poco più che anonima, mentre è meglio sottacere le infelici prestazioni di Marie-Jackie, di Money Phill e di Serghio Sin-Garcia. Sabato si rigioca, con partenza alle ore 10.00 dalla buca 10.
Sabato tutti nuovamente in pista, per la quarta prova della seconda edizione (prima primaverile) della CHENA-CUP. Ci si batterà sullo stesso percorso del trofeo Callaway, con prenotazioni individuali e farà pertanto testo il risultato ufficiale come apparirà direttamente su 'GESGOLF'. Salvo imprevisti, saranno presenti tutti i giocatori iscritti alla CHENA-CUP. In base alle voci di corridoio che trapelano tra gli addetti ai lavori, i favori del pronostico sembrano cadere su Mary-Jackie e Colin Steve. Ma le sorprese, nel golf, sono all'ordine del giorno...
Week-end interlocutorio, in attesa della quarta prova della Chena-Cup, in programma per sabato prossimo. Mentre Molinari conquista il terzo posto del podio in Texas (pochi spiccioli il 'quantum' del premio) ed altri azzurri si battono onorevolmente all'Indian Open (bravi Bertasio, Gagli e Pavan), alcuni dei nostri campioni si sono ritrovati per darsi battaglia sul lussureggiante Lainate Course, per il ricchissimo 3° trofeo SISMET. Ottima la prestazione di MARY-JACKIE, che con un brillante 37 ritocca, dopo un lungo periodo di riflessione, un handicap che stagnava ormai da troppo tempo. Più che giustificato pertanto il gridolino di esultanza con tanto di pugnetto che ha festeggiato l'ingresso in buca della pallina per il conseguimento del par alla buca 18. Anche il 'mito', al secolo TIGER COZZI WOODS, ha finalmente ruggito, confermando il buon periodo di forma che sta attraversando. L'iberico SERGHIO SIN-GARCIA ha invece preferito collaudare, a dire il vero con estrema soddisfazione, i suoi nuovissimi ferri Apex, arrivati direttamente per lui dagli States. Con grande astuzia infine si sono 'nascosti' RORY TALLA e MONEY PHILL, che saggiamente utilizzano queste manifestazioni di secondo piano per mettere a punto i loro colpi per le gare che contano...! (Nel fotomontaggio realizzato dalla DISNEY una più che aggressiva Mary-Jackie, pronta ad esplodere i suoi colpi...)
Cambio al vertice dopo tre prove della CHENA-CUP. Phill il Vecchio cala il jolly con una prestazione solida e senza errori, ottenendo il suo primato stagionale. Alle sue spalle Severiano illumina la giornata con un magico birdie alla buca sei, shot of the day, mandando in visibilio il numerosissimo pubblico... assente. Un Colin attendista sfrutta i par tre per salire a sua volta sul podio. Rory parte alla grande alla buca 1, tanto da affermare un ottimistico 'Questo è il mio gioco, oggi!'. Purtroppo non riuscirà a mantenere le attese. Ninì dopo un week-end sugli scudi, si concede una comprensibile pausa di riflessione, condita con tre X che non rendono giustizia al suo comprovato valore. Continua purtroppo il periodo nero di Mary-Jackie: ma nessuno dubita che il suo indiscusso talento presto tornerà a splendere... ! (Nella foto del reporter statunitense McCurry, un tenero abbraccio tra Mary e Phill).
Dopo due settimane di pausa, sabato riparte la CHENA-CUP con la terza prova. Non sono stati però giorni di riposo. Colin, Serghio, Phill e Mary-Jack si sono allenati intensamente, gareggiando al Brianza Course e sul campo di casa. Ninì Rory e Tiger si sono limitati ad una sola gara preferendo dedicarsi ad un allenamento più specifico sul campo pratica. Ha deciso invece di nascondersi l'astuto Severiano: sarà lui la sorpresa della prossima gara di sabato? Nel frattempo, dopo un'estenuante trattativa, si è concluso il lungo braccio di ferro tra il marchio Callaway e Rory Talla. Sarà pertanto lui, per il prossimo quinquennio, l'uomo immagine del brand statunitense. Non si conoscono ancora i termini dell'accordo, ma si vocifera di cifre a 9 zeri! L'agenzia Armando Testa, incaricata all'uopo, ha già messo a punto le prime proposte. Ecco, in esclusiva mondiale, le prime immagini. ULTIMA ORA: Serghio e Tiger hanno presentato regolare certificato medico e, salvo imprevisti dell'ultimo momento, non saranno al via sabato 23. Già stabilito il recupero per domenica 24.
E' stato sufficiente un solo week-end per stravolgere la classifica. Veni, vidi, vici ed in sole ventiquattr'ore alle spalle di una sorridente Ninì Karen è rimasto soltanto il vuoto. Un gioco solido, costante e senza sbavature ad un livello di assoluta qualità. Gli avversari più malfidenti (cioè tutti, escluso il fido Colin) propendono per un immediato test antidoping, mentre quelli più sportivi (cioè nessuno, tranne il fido Colin) stanno già affilando le lame dei loro ferri per renderle la vita oltremodo complicata. Ma la CHENA-CUP è una competizione difficile, con insidie improvvise ad ogni angolo. E non s'illuda la scugnizza di Spaccanapoli, Seve e compagni sono pronti ad azzannarla al primo passo falso. (Nella foto Oliviero Toscani, Ninì Karen scherza alla partenza alla buca 1)
Plastica, implacabile, intrigante! Ninì Karen con un giro esemplare imprime il suo indelebile marchio nella seconda prova della CHENA- CUP. Il suo score parla da solo: quattro par in nove buche e per i sei maschioni che inseguono a distanza, oggi solo modesti comprimari, restano solo le briciole. La classifica generale bacia ancora l'aitante Severiano, oggi autore di una prestazione un pò sottotono, seguito a un sol punto da Money-Phill, che con la sua teoria dei piccoli passi difficilmente potrà raggiungere traguardi ambiziosi. Discreta la performance di Colin, in crescendo Serghio e Tiger, in leggero calo Rory, Mary-Jacky non pervenuta. Si replica sabato 23, in attesa che Ninì e Colin recuperino al più presto la prima prova. (Nella foto Ansa, Serghio Sin-Garcia-Grossi, il bombardiere rosso, in azione alla buca 6).
Due players di chiarissima fama renderanno ancora più affascinante la seconda edizione della CHENA CUP. L'immarcescibile Colin Steve Montgomery e l'intrigante Ninì Karen Tirabusciò sono le due ultime stelle che si aggiungono ad un parterre mai così ricco. L'arrivo di Ninì raddopia in un sol colpo la quota rosa e sarà una bella lotta osservare Ninì e Mary-Jackie, le nostre due donne bioniche, sfidarsi senza tregua a chi 'la tira più lunga'. Con questo doppio eccellente arrivo le adesioni a questa edizione possono ritenersi definitivamente chiuse. Se ne riparlerà, eventualmente, nella prossima edizione. Sarà accanita lotta anche tra sponsor e televisioni per accaparrarsi l'esclusiva di questa eclatante manifestazione. (A sinistra Ninì Karen Tirabusciò in una foto d'archivio)
Tensione palpabile che si taglia con il coltello, controllo scrupoloso dei singoli scores di gioco, manifesta voglia di vincere: sono questi i saporiti ingredienti che hanno caratterizzato la prima tappa della seconda edizione della CHENA-CUP. Severiano parte subito con un par alla prima buca, la dieci, giusto per far capire che è lui il favorito numero uno di questa edizione primaverile. Phill replica alla buca successiva con un putt impossibile dalla distanza, perfetto mix di buona sorte e abilità. Mary-Jackie infila il par alla tredici, e sembra rientrare prepotentemente in partita. Tiger recupera bene nelle buche centrali, ma purtroppo rovina tutto con un finale sotto tono. Una considerazione a parte merita il generoso Serghio. Afflitto da un maligno torcicollo, si presenta alla partenza con eroico stoicismo, probabilmente ereditato dal suo gene nipponico. Alterna colpi da maestro con altri meno fortunati, ma la sua classe cristallina gli permetterà senz’altro di risalire in classifica fino a raggiungere i posti che più gli competono.
Colpo grosso di Rory Talla oggi in quel di Lainate. Prima gli amici avversari decidono, giustamente, di fargli giocare l'handicap conquistato sul campo, 45, e non il 36 d'ufficio che lo avrebbe oltremodo penalizzato. Poi, nelle 9 buche del circuito Callaway realizza un significativo 16 punti, che va a riempire, come recupero, la prima casella della sua classifica portandolo momentaneamente al comando. Rory già in fuga!? Aspettiamo sabato prossimo per vedere la reazione dei compagni di gioco.
La spinosa questione ‘Rory Talla’ riempie ormai da giorni i più illustri tabloid del nostro settore. Sono due le correnti di pensiero. I cosiddetti ‘buonisti’ concordano nel permettere al talentuoso ragazzo di sfruttare un handicap di assoluto favore, pari al 50 di gioco conquistato sul course di 18 buche, corrispondente ad un bonus di tre colpi per 7 buche e con il doppio colpo sulle restanti due, ma sulla cui dignità comunque si potrebbe discutere a lungo. Poi c’è il gruppo degli ‘inflessibili’, per i quali le regole sono regole, punto e basta. ‘Che Rory Talla giochi il suo bel 36, e non abbia di che lamentarsi’ è il mantra ripetuto fino alla noia dai loro sostenitori. Per lui, come quando il golf era ancora una cosa seria, due colpi a buca e che non si discuta. Oggi pomeriggio, davanti alla tavola imbandita della lussuosa club-house stellata, ci sarà in primo incontro informale. Problema oltremodo complesso, tenuto conto che avverrà alla conclusione di 9 buche che per Rory faranno già testo per la classifica, come dallo stesso correttamente segnalato, quale recupero della prossima gara cui non potrà partecipare.
La giustificata apprensione su un punto specifico del nostro regolamento da parte dell'amico SERGHIO SIN-GARCIA-GROSSI rende onore alla sua accertata competitività, dove nulla, giustamente, viene lasciato al caso. A sua totale tranquillità, si specifica che nell'edizione CHENA CUP PRIMAVERA 2019 il temutissimo RORY TALLA MCILROY, astro nascente del golf nostrano e già sponsorizzato da gennaio da EPIC CALLAWAY per il suo innato talento, partirà giocando handicap 36, pari a due doppi colpi su ogni buca. Per ogni eventuale controversia, che si anticipa fin d'ora verrà respinta, sarà competente il mio foro personale (vi prego caldamente di non fraintendere...). MONEY PHILL MICKELSON
Benvenuti ai nuovi soci. Confermo caro Sergio che RORY gioca hcp 36 qundi 18 x 9 buche. La partenza di questa fantastica edizione della Chena Cup è il 2 Marzo. (Phill può confermare) Solo la Venere di Verghera potrà, se lo vorrà, tenere buono il risultato di domenica 👍 Quindi buon gioco a tutti 🏌🏻♂️🏌️♀️ RORY TALLA MCILROY
E' con grande gioia ed entusiasmo che il comitato del torneo 'EUROPEAN CHENA CUP' composto dai soci fondatori Mary-Jacky Nicklaus, Severiano BlancoBallestreros, Rory Talla McIlroy e Money Phill Mickelson accoglie tra i propri membri due nuovi, talentuosi e promettenti players provenienti entrambi d'oltre oceano.SERGHIO SIN-GARCIA-GROSSI è un giocatore con doppia nazionalità, che all'estro proprio dei golfisti iberici unisce la razionale gestione del gioco che contraddistingue i giocatori nipponici.La forza bruta è invece la caratteristica dello yankee TIGER COZZI WOODS, un interprete del tutto originale del nostro amato gioco del golf. Una sua dichiarazione di oggi, rivolgendosi al recente vincitore della prima edizione della CHENA CUP, ha giustamente animato gli assatanati frequentatori dei social. Il 'Ti spezzo una gamba' rivolto all'innocuo Severiano Blanco ha lasciato di sasso tutti i compagni commensali!Ci sarà da divertirsi!Per i nuovi arrivati, si allegano a seguire:- regolamento CHENA CUP edizione primavera 2019- classifica CHENA CUP edizione autunno-inverno 2018/2019Si ricorda inoltre che la prima tappa della prossima edizione avverrà:sabato 2 marzo 2019, in località LAINATE, ore 10 (primo team) ore 10.10 (secondo team), a partire dalla buca 10. Comitato del Torneo
Ulteriori informazioniRingrazio per la calorosa accoglienza. Premesso che non spetta a me fare appunti al regolamento, per redigere il quale i soci fondatori immagino abbiano passato notti e notti, per cui va bene tutto. Anche se non scritto dal regolamento, mi sembrava di aver capito che l'handicap di gioco su 9 buche è limitato a 18, cioè massimo 2 doppi colpi a buca. Guardando la classifica di ieri ho visto (e forte è la mia preoccupazione per l'esito finale della competizione) che Rory Talla McIlroy ha giocato 25, cioè con 9 doppi colpi e 7 tripli colpi, per cui la domanda è: la classifica della European Chena Cup tiene conto della limitazione o no, e fa fede quindi il risultato ufficiale della gara ?? Vorrei una precisazione a riguardo dal presidente della commissione sportiva Money Phill Mickelson In ogni caso incomincerò a risparmiare al fine di crearmi un fondo da destinare alla cena finale.. Buona giornata a tutti. SERGHIO SIN-GARCIA-GROSSI
Ciao ragazzi, vi vedo belli carichi. Sarà sicuramente battaglia. Buona settimana a tutti. MARY-JACKIE NICKLAUS Magari...