VORREI MA NON POSSO, QUINDI VADO

La sesta prova della CHENA-CUP, in perfetta armonia con il susseguirsi dei Dpcm legati alla situazione COVID, ha vissuto a lungo nell’incertezza di un amletico ‘vado o non vado’, sia per le condizioni atmosferiche (sabato) sia per l’enigmatica interpretazione del decreto (domenica).

Programmata in un primo tempo per sabato alle ore 10.00, la grande disfida è stata rinviata al giorno successivo causa maltempo (da segnalare che, per chi è rimasto, dalle 10.15 si è tranquillamente giocato senza che goccia cadesse).

Il sabato pomeriggio è poi trascorso in un continuo scambio di messaggi, nell’arduo tentativo di trovare la giusta risposta all’imprescindibile quesito: in base alle recenti disposizioni, si può o non si può andare a giocare?

A tal proposito, risulta alquanto intrigante avventurarsi nell’inconscio dei vari protagonisti e valutarne con un po’ di ironia il relativo comportamento.

Un primo gruppo è denominabile ‘I RICERCATORI MARPIONI’. Si contraddistingue dalla ferma volontà dei suoi proseliti di individuare negli antri più remoti dell’ordinanza il minimo accenno che possa solo far pensare ad una favorevole interpretazione. Ecco allora spuntare una decodificazione a favore da parte di uno sconosciuto giornalista della ‘Gazzetta di Sondrio’, subito seguita da analoga voce di ‘MILANOTODAY’. Rory e Phill ne sono gli antesignani.

Molto più sottile è il comportamento dei ‘VORREI MA NON POSSO, QUINDI VADO’. Costoro, puntando sul principio che la complessità del decreto ne giustifica una imperfetta conoscenza, scorrazzano senza timore tra zona rossa e zona arancione rinforzata. Puntano in egual misura sull’assenza di controllo e, in caso opposto, sulla mitezza del supervisore. Alex-Lee, Miguelito e Paulita ne sono i leader incontrastati.

Mary-Jackie appartiene, solitaria, al partito ‘AMORE CIECO’. Lei non sceglie, lasciando al compagno Phill l’onere della decisione. Da sottolineare che se tale comportamento avrà un riscontro positivo sarà stata brava lei a seguirlo, in caso contrario sarà stato un po’ pirla lui ad indirizzarla verso la strada sbagliata.

Assolutamente geniale è lo spirito che guida la formazione dei ‘MALATI A TEMPO’. La sua caposcuola Dany-Maly, con avveduta astuzia, si dà infatti indisposta fin da mercoledì, conscia in anticipo (!?) che non potrà guarire prima del successivo lunedì, lasciando ai comuni mortali le criptiche interpretazioni della legge. Non c’è che dire: siamo di fronte all’ennesima prova che il gentil sesso è un passo oltre…!

Ai ‘TUTTI D’UN PEZZO’ è iscritto Tiger. Niente fronzoli o baggianate: se non si può non si può. Un colpo di telefono alla polizia stradale con tanto di conferma del divieto ed arrivederci a tutti solo a quando sarà possibile tornare a giocare.

E’ di dovere un breve cenno anche ai gruppi ‘minori’.

Al ‘SILENZIO E’ D’ORO’ è iscritto Serghio; Colin e Karen, in quanto extra-comunitari, non votano; Maximilan Shane sta invece pensando a un gruppo-misto non meglio definito.

Da ultimo, tornando seriosi, va segnalato il gesto esemplare di cui è stato protagonista il nostro Miguelito.

La domenica mattina, dopo tanto trambusto, si presentano al via in sette.

Si potrebbe tranquillamente giocare.

Ma Miguel Vicente chiede la parola: “Credo che lo spirito del nostro gruppo imponga di aspettare gli assenti, che più corretti di noi hanno preferito ubbidire al decreto che cercare strade alternative. Che si annulli la prova e si riprenda tutti insieme appena possibile”. Scroscia l’applauso, l’adesione è totale. E mentre Mary-la-stakanovista sprona il suo vecchietto a seguirla verso il campo pratica, i restanti chena-cuppisti, guidati da un intrepido Shane, si dirigono compatti in zona bar.

Viva Miguelito e la Chena-Cup!