(A cura di Mary Jackie, Paulita e Phill)
Il golf, così recitano i sacri testi, è uno sport destinato soprattutto a uomini distinti, eleganti e con una certa classe, i cosiddetti gentlemen. Per giocare correttamente a golf non basta rispettare le regole, occorre soprattutto mantenere un comportamento adeguato nei confronti dei compagni e del campo da gioco: abbigliamento, rispetto del campo e comportamento rappresentano le tre regole regine che ogni buon golfista dovrebbe rispettare.
Prendiamo ad esempio, assolutamente a caso, un nostro campione: Tiger Cozzi Woods! Sul ‘guardaroba’, nulla da eccepire: oggi Tiger si è presentato in raffinatissimo completo bianco, con tanto di gilerino blu a perfezionare il suo look, esemplare arbiter elegantiarum. Peccato che alcuni compagni di gioco non abbiano apprezzato più di tanto tale eleganza: il “Sembri un gelataio” di Bobby e il successivo “Fossi a piedi nudi, saresti perfetto per vendere le schiacciatine sulla spiaggia di Forte dei Marmi” pronunciato da Phill ne sono una chiara dimostrazione. Nessuna obiezione invece con riguardo al rispetto del campo. Ma il nostro campione casca come l’asino sul terzo punto, il comportamento in campo quando, alla buca 8, la pallina di Maximilian (ed è la seconda volta oggi) entra e poi esce dal bunker depositandosi dolcemente in green. Il “Hai più culo che barba” rivolto al corpulento Shane non è il massimo di bon-ton. Venendo al gioco, ottime le performance di Shane (dal gioco estroso) e dello stesso Tiger (perfetto regolarista) secondi a pari merito, discreto Phill che paga una perfida buca due (pallina scomparsa).
Secondo team: si trovano sul tee di partenza della buca 1 Bobby Lazza, Justin Ross e in cart le Thelma e Louise della Chena Cup, Paulita e Dany-Malì. La gara parte in salita per Paulita che chiude la prima buca con una X ma si rifarà subito dopo con due par spettacolari alle buche 2 e 4. Birdie mancato alla buca 2 per Dany- Malì che si dovrà ‘accontentare’ di un par. La nuova buca non ha portato bene al team: regala una X a Paulita, mentre l’unico che riesce ad arrivare in green con il primo tiro è Bobby Lazza con un colpo strepitoso, stranamente tirato dritto. La bravura lo accompagnerà anche alla buca successiva chiusa con un par. Justin Ross, in forma ma non smagliante come siamo abituati a vederla, chiude il giro con 15 punti.
É Alex Lee ad animare subito l’ultimo quartetto con un’affermazione ad effetto: “Oggi faccio 30 punti! Forse sto esagerando?” e fin dal tee di partenza inizia con la narrazione analitica del colpo che sta per tirare. Peccato che oggi il nostro con il suo golf dichiarato proprio non ci azzecca: per lui parla il suo score, 14 miseri punticini. Dal suo canto Vince sembra aver smarrito l’eccellente stato di forma che l’aveva accompagnato nella precedente edizione ed anche la buona sorte sembra averlo abbandonato: molto sfortunato con i banker (a Mary la pallina entrava e usciva da sola, a lui si impicciava nel mezzo) e con i putt, che beffardi preferivano sbordare.
Sugli scudi Talla il regolarista. Un rientro il suo di grande spessore: replica l’ottimo risultato di sabato scorso, primo allora e primo oggi. Giù il cappello per il boy di Misinto: non avesse dovuto rinunciare alle prime prove, navigherebbe di certo nelle posizioni di testa. Solido e preciso, da segnalare in particolare il grande ferro alla buca due, con perfetto volo della pallina, per forza e direzione. A Mary, ipse dixit, già alla buca due hanno cominciato a girarle le palle per una pallina caduta nel fossato dove l’erba era più alta: aggiungi il braccio destro un po' concio per un affaticamento precedente e la mediocre prestazione odierna ne è l’inevitabile conseguenza.
Nel successivo e consueto pranzo di gruppo il posto di capotavola vede seduto un loquace Damiano che tra un bicchiere e l’altro di vermentino d’Aragosta non tralascia di sottolineare un certo rammarico per non essergli mai stato proposto di giocare la Chena-Cup. Più che giustificato il tenero abbraccio consolatorio di Dany e Paulita... Che sia lui la prossima entrèe?