La colonna di oggi è una breve raccolta di risposte, colte al volo, susseguente ad una rapida intervista alla maggior parte dei giocatori. Il quesito, per tutti, sarà sempre lo stesso: “Un breve commento sulla giornata odierna”.
Il primo a rispondere è Big-Tiger che, quanto mai aggiornato sui più avanzati sistemi di comunicazione, rilascia il suo pensiero con un breve messaggio vocale su WhatsApp. Secondo il suo stile, il commento è estremamente tecnico, senza fronzoli e… senza pietà: “Talla non era sicuramente in palla (notare la rima, e meno male che non ha esordito con ‘Talla non riusciva a colpirla…). Io qualcosina di buono l’ho fatta, in particolare un putter dalla lunga distanza. Vince, nonostante un drive molto personalizzato con uno slize che lo obbliga a mirare a babordo per andare a tribordo, ha giocato bene. Per Bobby-Lazza invece tanti complimenti e se riesce a sistemare qualche grossolano errore diventerà l’uomo da battere”.
La location dell’intervista a Mary-Jackie è del tutto particolare. Lei è a casa, in camera da letto, ed armeggia una fialetta di cortisone per alleviare il dolore alla schiena che l’ha tormentata per tutta la giornata. Ha appena spiegato a Phill, che sta prendendo l'adresse impugnando la siringa come se fosse un drive, che per fare un’iniezione non è necessario uno swing completo ma è sufficiente una leggera pressione dell’ago e per sicurezza ha disegnato un piccolo punto sulla tondeggiante chiappa destra. Lui, tutto preso nella sua funzione di reporter ed inimitabile nel cogliere il momento giusto per la domanda giusta, prima di colpire nel segno, le rivolge il suo quesito golfistico. Silenzio. Phill, fortunatamente, non sbaglia il putter e la dolente Mary, rassicurata, risponde: “Sei buche decenti, poi non ce l’ho fatta più. Un buon colpo, quattro cagate, un altro bel colpo, altre quattro cagate, e così anche alla nona buca!” Poi, visibilmente claudicante, si avvia verso il bagno per la tredicesima cagata.
Bobby Lazza, vincitore di giornata, risponde in aulico e poetico disquisire rinascimentale: “Il cielo di Milano oggi è generoso pur nel freddo autunnale, così come ci eravamo lasciati lo scorso sabato 6 novembre… ed ha disciolto le nuvole del cielo lasciando dietro di se venti di guerra”. Poi, dopo un doveroso cenno a ricordo, tipo epitaffio, per l’assenza dell’infortunata Paulita, torna al giuoco giuocato. Esalta Tiger e Miguelito, per poi dilungarsi sulle ripetute prese in giro dei due nei confronti di Rory per una sfida persa contro una pianta d’alto fusto alla buca 5, con la pallina ancora al tee di partenza al quarto tentativo di tiro. Termina il suo pensiero con ammirabile modestia, definendo ‘buona’ la sua ottima performance.
Laconico Rory Talla: tace della sua singolar tenzone ignobilmente persa alla buca 5 contro l’imponente vegetale e si limita a segnalare una qual certa tensione che avrebbe inciso negativamente sulla sua gara non giocata al meglio. Conclude con un decoubertiano ‘in ogni caso come sempre ci siamo divertiti’.
Anche Alex-Lee è quanto mai sintetico. Addebita il suo insoddisfaciente risultato ad una non meglio identifcata carente preparazione atletica (segnalo che mentre rilascia questa dichiarazione è in attesa di partire per una gara a 18 buche ed ha in mano uno stimolante aperitivo non certo analcolico) ma si dichiara quanto mai onorato di aver giocato nelle stesso team del Presidente e della Lady (non segnalando che tale casualità è dovuta semplicemente alla deludente classifica del terzetto).
Preciso, ironico, poetico e sul pezzo il Miguelito-pensiero: "La ripresa della nostra Cup ha visto celebrare grandi colpi e alcuni flop… Il mio Drive turbolento cerca distanza in mezzo al vento… mentre Tenace Tiger barbella al freddo… Bobby è in palla ma alla 8 tira e falla… anche Talla prova i il tiro ma la giornata è da ritiro… Il divertimento prevale e la voglia di rifarci prevale. Forza amici tiriamone mille che nelle prossime cinque saranno scintille".
Alla penna di Rutebeuf basta il più piccolo invito perché subito si intinga di bruno inchiostro e si scateni. “Il freddo vento di maestrale ha spazzato il campo da gioco ma i contendenti hanno saputo riscaldare i cuori con le emozioni vissute. Tiger tiene botta ma sente sul collo il fiato di Bobby Lazza Watson che elegantemente cancella le titubanze ed i timori dell'ultimo periodo. Abbiamo due leader. Ma i giochi non sono per nulla chiusi e dietro ai due pretendenti fremono e tramano Miguelito e Rory. Splendida nella sua eleganza Dany piazza un birdie da vera professionista alla buca 4. Un ottimo drive seguito un approccio gagliardo con un putt a dir poco incredibile hanno disegnato un capolavoro seguito da un par alla 5. Bravissima. Gli altri giocatori schiacciati tra mal di schiena, problemi di salute diversi (anche mentali per Shane), si sono iscritti al ruolo di comprimari ma solo per il momento perché come diceva fra Cristoforo nei promessi sposi ‘verrà un giorno...".
Ma l’ultima parola oggi spetta di diritto alla leggiadra Dany-Malì, per il birdie-capolavoro alla buca 4, da incorniciare, come già anticipato da Rutebeuf. “Emozione? Non proprio, qualcosa in più. Un’esperienza da raccontare, di quelle che lasciano il segno. Un po’ come trovare 50 euro infilando la mano nella tasca di quel giaccone invernale da sci che per tutta la stagione è rimasto abbandonato in un chellophane nell’armadio. Ti senti una regina. Come se quei 50 fossero milioni. Un colpo in meno… mica un par! Un’esperienza da raccontare a tutti, a partire dalle 50 persone in campo che l’hanno sentita con le loro orecchie. L’urlo… poco elegante per il golf, ma veniva dalla pancia (meno male che è partito verso il fiato e non altrove), ma vabbè, importa solo il Birdie oggi… quell’emozione? No, davvero qualcosa in più!”.