(a cura di Phill Money)
Stamattina, mentre un poco febbricitante ammiravo attraverso dalla finestra la splendida giornata quasi primaverile che il cielo milanese mi offriva, non ho potuto fare a meno di pensare al mio caro e vecchio amico giornalista Maurizio Mosca.
La mia memoria risaliva al 1983, quando l’estroso redattore della Gazzetta dello Sport fu inviato dal suo direttore Gualtiero Zanetti ad intervistare, primo in Italia, Arthur Antunes Coimbra, in arte Zico. Il brasiliano non solo era il più quotato calciatore sul mercato mondiale, era anche il più discusso, il più corteggiato. Grazie anche al suo fisico asciutto, i capelli fluenti e quel modo di fare da galletto, da qui il soprannome Galinho, Zico era diventato un caso di psicosi collettiva in Italia.
Il giornalista, recatosi ad Udine senza appuntamento, non essendo riuscito a confezionare l’intervista, pensò bene di inventare di sana pianta il suo pezzo, certo che il direttore avrebbe capito e che il giocatore non avrebbe sollevato obiezioni di sorta. Mal gliene incolse: Galinho infatti, durante una puntata del Processo del lunedì, in cui Maurizio Mosca millantava un’amicizia intima col giocatore, rispose alla domanda di Biscardi sulla loro amicizia con un secco: «Non lo conosco e non parlo con chi ha inventato una pagina su di me». Una volta sconfessato dal giocatore, il direttore della Gazzetta, anche per salvaguardare il buon nome della ‘rosea’, non poté fare a meno che procedere ad un licenziamento in tronco dello sciagurato Maurizio.
Oggi, fatte le debite proporzioni, mi sentivo un po' nella medesima situazione.
Come avrei potuto descrivere una giornata di golf cui non avevo potuto assistere, ma solo immaginare sotto le coperte agitando energicamente il termometro analogico per riportarlo alla temperatura idonea e sorseggiando acqua calda intinta di tachiflu, versione limone e miele?
Per mia fortuna, un fidatissimo gruppo di eccezionali inviati speciali mi ha via via aggiornato sugli accadimenti di giornata.
Cerco di riportarli con la maggior precisione possibile.
Li raggruppo per temi.
Visto da destra, dal centro e da sinistra
Da destra: alla 17 sia io (è Tiger che scrive) che Bobby, primo tiro a tre metri io, Bobby a 90 cm.. Entrambi abbiamo fatto birdie.
Dal centro: vorrei evidenziare – suggerisce Max - che forse è nata una nuova storia... entrambi hanno fatto birdie! Ah, la potenza dell'amore...💖
Da sinistra: e qui entra in gioco il malefico traduttore di google, come sottolinea Vinni. Bobby e Tiger due birdie, cioè due uccelli. Non ne abbiamo mai avuto il dubbio.
Auto-flagellamento
Alla 15 faccio un brutto primo tiro (è ancora Tiger a trasmettere il messaggio), e mi trovo la palla vicina ad un’altra… stupidamente non controllo, tiro a tre metri dalla bandiera… peccato che ho sbagliato palla😖😖😖. Ovviamente due colpi di penalità e conseguente x finale.
Cesare, Bruto e le quote rosa.
Oggi qualcuno (l’anonimato sa molto di mafia) ha sollevato l’ipotesi di sostituire il Presidente con una quota rosa. Arriva anche una proposta: tale Marianna. Mary con malizia aggiunge che dopo tutto c’è giusto un posto Vacante!”.
Una nuova figura si è poi palesata a fine pranzo: simpatica, a modo, molto socievole, di bella presenza, sembra sponsorizzata dalla famiglia Rotunno, di nome fa Claudia…
Ovviamente la contro risposta di Max non può mancare. Arriva più veloce della luce: “Come novello Cesare mi accorgo che Bruto si palesa alle mie terga pronto a colpire...”, cui non può fare a meno di aggiungere che a lui le quote rosa piacciono molto, anzi di più...
Premi speciali
Lo sponsor di giornata, al secolo l’indomito Tiger, si affida a Cuneo e provincia per deliziarci con i cioccolatini al rhum e lo spumante millesimato, mentre necessita una rapida deviazione verso Verona per il Valpolicella Ripasso. A godere di tanta bontà sono stati Dani, Paulita e Talla.
Risultati e classifica
Sì, è vero! Ormai questo argomento sembra essere quasi passato in secondo piano. Sarà così? Certamente no! Ma lo spirito ‘giusto’ è questo. Impegno? Non potrebbe mancare! Competitività? Non sarebbe più una gara se non ci fosse! Ma soprattutto amicizia, nell’accezione più semplice e sincera!
Mi siete mancati!