Nonostante le roboanti espressioni che avevano accompagnato la presentazione ufficiale di Dany-Malì Fleetwood (the woman cover, straripante avvenenza, star system e chi più ne ha più ne metta) in questa specifica circostanza la fanciulla, seppur da sempre abituata alle sfavillanti luci della ribalta, si era presentata al grande circo della CHENA-CUP con estrema genuinità e naturalezza, senza far pesare ad alcuno il peso della sua smisurata notorietà.
Come una normale scolaretta aveva disciplinatamente compilato una corretta giustificazione scritta per informare chi di dovere della sua impossibilità a prendere parte alla giornata d’esordio, indicando fin d’allora, con scrupolosa precisione, la data in cui avrebbe recuperato il giorno d’assenza.
Sta di fatto che domenica mattina la nostra si trovava all’ora convenuta, concentrata e pronta alla tenzone, sul tee di partenza per il suo primo contatto con la coppa che conta. A controllare il suo score il destino o la sorte avevano stabilito che fosse Paulita-la-diavoletta, che la pedinava a guisa di Tom Ponzi con il forcone già impugnato nel caso Dany-Malì avesse occasionalmente perduto la memoria nel ricostruire i colpi giocati in qualche buca particolarmente complessa.
Il risultato finale?
E’ lo score che parla da solo (vedi foto la cui pubblicazione è stata gentilmente autorizzata dalla federazione italiana golf). Un inizio cauto ma efficace, poi un crescendo alla Pavarotti fino ad arrivare ai due dò di petto conclusivi, coincidenti ai due spettacolari par alle buche 15 e 17!
La classifica attuale, rapidamente aggiornata, vede così al comando tre impavide giovinette, che stringono nella loro morsa letale il malcapitato Shane. Lui, accanito latin-lover, sta ancora celebrando con auliche cantiche la graduatoria che lo vede in compagnia di tre avvenenti bellezze mediterranee: avrà il tempo di ripensarci sabato prossimo quando, sul tee della buca 1, dovrà confrontare il proprio swing alle 10.00 in punto con quello delle tre donne bioniche… !
Chi vivrà, vedrà!