Esiste da tempo una lunga diatriba sul numero esatto dei cavalieri della tavola rotonda, che varia di molto a seconda dei racconti. Da dodici ad alcune centinaia, o anche 1600 secondo tale Layamon. La Tavola Rotonda di Winchester, un manufatto inglese databile agli anni settanta del XIII secolo, elenca i nomi di 24 cavalieri, mentre 300 fu il numero scelto da Edoardo III d'Inghilterra, quando decise di creare il suo Ordine dei Cavalieri della Tavola Rotonda nel 1344.
Di entità assai più ridotta è il dubbio che riguarda quanti fossero gli apostoli. Dodici come narrano i Vangeli, oppure tredici come raffigurarono diversi artisti dell’epoca, inserendo nel dipingere l’ultima cena un tredicesimo seguace di Gesù, di nome Mattia, oggi protettore degli ingegneri e dei macellai?
Nessun dubbio invece per quanto riguarda il numero dei dodici prodi gladiatori che si sono presentati sabato mattina, fieri ed alteri, sulla desertica arena nell’anfiteatro di Lainate: Phill l’immarcescibile, l’irremovibile Mary Jackie, l’armigero Tiger, Dany la sognatrice, l’audace Claude, la radiosa Paulita, Rory l’intraprendente, Bobby il bombardiere, l’ingegnoso Shane, Ross l’impenetrabile, l’estroso Alex e dollar -man Miguelito.
Tanto inaspettato quanto corretto è stato il giudizio del campo.
Justina Ross, ultima arrivata, ha fatto piazza pulita fin dal primo swing: il par alla 1 ed il 21 totale la dicono lunga sul potenziale della ragazza! E per non essere da meno (non c’è che dire, le due new-entry sono davvero state all’altezza della situazione) Claude Valery, con un totale di 1 punto netto su 9 buche, ha sbaragliato tutti i record negativi nella lunga storia della Chena-Cup. Non sarà facile, per la lungimirante Paulita, ultimare il suo completino nero con il perizoma griffato La Perla.
La cronaca di giornata lascia poche briciole agli altri campioni. Sul pezzo sia Alex e Bobby (18 punti) che Shane, Dany-Malì e Paulita (17 punti). Discreti Mary-Jackie (16) e Tiger (15), pensieroso Rory (13), con la testa tra le nuvole Miguelito e Phill (11).
Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un adagio popolare; ma la strada che porta alla vittoria è ancora lunga e piena di insidie.