LOKI, DIO NORRENO DEGLI INGANNI

Cari e care membri della Chena-Cup, so che attendavate con particolare ansia mie nuove e che il mio silenzio dopo il primo appuntamento del 5 settembre vi ha non poco turbato… Ma il mio tacer non era disinteresse ma è stato causato da diversi fattori che hanno fatto si che dovessi procrastinare il mio commento: il mio editore, emulo del più becero degli schiavisti, pretende che lavori! Ma vi par cosa possibile, che un libero pensatore come me debba sottoporsi a quella funzione propria che dovrebbe essere delle persone intellettualmente “limitate” (odio dover usare questo linguaggio politically correct… ma tant’è), ossia quella di rispettare i tempi di consegna! E che diamine! So che siete solidali con me e vi ringrazio. Altro motivo, questo ben più lieto, è stato il voler attendere la conclusione della 1^ giornata con il recupero della gagliarda e agguerrita Dany-Malì Fleetwood. Dire che questa 4^ edizione della Chena-Cup non abbia avuto una partenza sfavillante sarebbe mentire spudoratamente: se queste sono le premesse potremmo assistere ad un torneo di altissimo livello. La prima giornata ha visto risultati che confermano le prestazioni che hanno contraddistinto il finale della 3^ stagione (sia nel bene che nel male), ma siamo solo agli inizi ed il percorso è ancora lungo e molti potrebbero essere i cambiamenti e le sorprese. Certo tutti state ammirando i più che buoni risultati di Mary-Jackie Nicklaus, di Dany-Malì Fleetwood per non parlare della dolce Ninì: ma state attenti, Loki, dio norreno degli inganni, illude, lusinga, travia, distoglie e intanto tesse la sua tela, stringe i suoi lacci per giungere alla vittoria. Particolare interesse ha suscitato in me il risultato di Serghio Sin-Garcia Grossi: 16 punti. L’avevo già notato in campo il 23 agosto dove con un bel risultato di 40 punti (completato da un bel diamante qual è stato il birdie alla buca 4!), si era piazzato secondo dietro a Mary-Jackie (che ha chiuso un giro con ben 42 punti e un birdie da incorniciare alla buca 13). Quel risultato confermava le parole spese per lui: Serghio è un combattente, non molla e sul campo si farà onore certo, non vorrei che facesse come la sua Inter che ti illude, ti lusinga e poi da le solite conferme, all’ultimo cede e buonanotte!

Nei primi tre posti abbiamo 4 giocatori: le tre pulzelle su citate e lo Shane. E la quarta signora che tanto rende gradevole questa compagine? Paulita Cabrera-Bella ha chiuso con 9 punti ma non si illudano gli altri giocatori: Paulita è atleta tenace, sono convinto che saprà dimostrare in campo tutto il suo valore e la sua capacità e che molto presto sorprenderà tutti quanti. Paulita ti attendo presto nell’olimpo dei primi posti!

Che dire di Mary-Jackie? Tre sole parole: Certezza, Costanza, Continuità! È scesa di quasi due punti di handicap e ti porta a casa un bel 18: le tre C sono confermate! Certo anche Caduta, Crollo e Catastrofe iniziano per c….

Miguelito Vicente Jemenez, Alex-Lee Westwood al pari di Phill Money Michelson hanno onorato il loro debutto nella chena-cup con un gioco che ha visto un alternarsi di bei colpi a catastrofici performance… Mi ripeto, la strada è lunga e so che potranno sorprenderci. Certo bisogna anche dirlo i sogni possono essere di diverse forme: fantastici o incubi. Quindi i nostri potranno stupirci in un senso o in un altro!

Colin Steve Montgomery dai monti del Tirolo alle valli del Pasubio. La strada che discende dalle alpi e porta verso il mare può essere percorsa in due sensi: si affronta la discesa o si arranca nella salita. Mi sembra che il Colin, che insieme a Ninì sta affrontando una svolta epocale della sua vita, abbia deciso di andare dal mare alla montagna e dunque di impegnare la salita. Sarà il tempo a dirci se assisteremo ad una grande vittoria con la conquista del gran premio della montagna oppure alla tragedia del crollo sulla cima Coppi.

Di Rory non vorrei parlare ma il dover mi chiama: sono convinto che Rory sarà la vera sorpresa del torneo. Non è certo una giornata no che fa valutare un campione. Rory è potente, il suo drive parte e traccia un percorso stellare, il controllo nel gioco corto c’è, forse pecca un pochino nel putt. Allora perché quel risultato inatteso? Perché Rory è allegria, festa, piacere: ma questo delle volte si paga in campo. Non tutti sono George Best, nord irlandese come Rory, (ricordate la famosa dichiarazione: “Ho speso la gran parte dei miei soldi in donne, alcool, automobili, il resto l’ho sprecato…”), genio e follia ma sempre al top in campo. Lo ripeto: Rory sarà  protagonista di epici incontri. Rory: ti tengo d’occhio e punto su di te!

Infine Tiger: non mi sono dimenticato di te. Non crucciarti, non abbatterti. Quando sei al top tutti sono avversari e la tensione si paga. Non è semplice ripartire dopo la gioia della vittoria, che inebria, sconvolge, confonde: tira un bel sospiro, lascia scorrere via i cattivi pensieri, dimentica i brutti colpi e pensa solo a quelli belli. Certo, perbacco, ogni tanto tirali sti colpi belli!

Ora vi lascio, mi direte e Shane? Shane non lo capisco. Non lo capisco non come giocatore, proprio non lo capisco! Ma che lingua parla? Gaelico? Come giocatore è un poco discontinuo, difetta un po’ di concentrazione (cosa che al bar non fa…), ma non è malaccio. Devo osservarlo meglio. Comunque è lì, in alto in graduatoria. Sia mai che quest’anno se la porti via lui la coppa. Vedremo.

Ora, alla vigilia della seconda giornata, vi saluto e alla prossima.